Betting Sites Not On GamstopCasinos Not On GamstopNon Gamstop CasinosCasinos Not On GamstopBest Non Gamstop Casinos UKCasino Non Aams



Figure

Gabriel Bauret

Una mostra fotografica che si iscriva nella tradizione del reale (alla quale si ricollega, a priori, il lavoro di Giorgia Fiorio) invita il visitatore a scoprire un territorio le cui frontiere sono misurate, una comunità sociale di cui il fotografo ne circoscrive la composizione e il ruolo. Oppure – e in linea di principio si tratta di un approccio differente -, la coerenza delle immagini va ricercata nel legame da esse stabilito in maniera più o meno esplicita con il loro autore, con una vita, con passioni e ossessioni. Ma qui, il filo teso tra le fotografie sembra situarsi ancora ad un altro livello in quanto partecipa di un desiderio, da parte del fotografo, di mostrare il lavoro compiuto fino a presente, così come gli stati più o meno embrionali dei soggetti a venire. Mettendo in secondo piano le considerazioni su luoghi e tempi ci propone, in altri termini, l’evasione dall’ambito proprio del reale. I frammenti dei reportage che Giorgia Fiorio ha già pubblicato sotto forma di molteplici libri, e che fanno riferimento a diverse comunità di uomini attraverso il mondo, sono qui messi a confronto alla luce di una tematica dove il termine "figure" ci rimanda in gran parte al concetto di retorica : ossia a un insieme di dispositivi stilistici relativi non solo alla configurazione dell’immagine, ma anche alla natura stessa e al ritmo del messaggio che ne scaturisce. Questo messaggio è una certa visione dell’uomo, dell’umano, dell’umanità e ciascuna di queste varianti terminologiche, come anche ogni lingua, è portatrice di una sfumatura semantica particolare. Giorgia Fiorio esplora dunque quest’universo immenso scegliendo di fissarsi i suoi propri limiti. Essa ci ha mostrato di volta in volta minatori, pugili, pompieri, marinai, ma in definitiva ciò che si vede, è sempre un pò qualcosa d’altro che l’attività di questi uomini : Giorgia Fiorio ha cercato di dare un’immagine della forza fisica e in ugual misura della forza mentale, della sensibilità quanto della fragilità. E tale ricerca è sempre stata condotta con una coscienza acuta della forma fotografica, con un’esigenza rispetto all’inquadratura, alle prospettive, ai valori del bianco e nero. Questa mostra costituisce oggi una nuova tappa nella rilettura del già stato fatto e nella prefigurazione dell’ancora da fare nel mondo degli uomini.